Radio Colonia – Giuseppe Guglielmi


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WDR, Italienische Redaktion – 12 gennaio 2000, ore 19–19.30

Intervista all’autore di ‘War Jesus Caesar?’

intervistatore: GIUSEPPE GUGLIELMI

ascolta l'intervista
(durata: 5 minuti)

Francesco Carotta: Buona sera.

Noi abbiamo un’immagine storpiata di Cesare. Per esempio se io Le chiedessi chi era papa a Roma al tempo di Cesare, Lei forse non risponderebbe subito: ‘era Cesare stesso’, che era pontefice massimo. E quando Cesare morì, lui stesso era Divo Giulio, il più grande Dio dell’impero, adorato in tutte le città e anche fuori dall’impero.
D’altra parte quando noi parliamo di Gesù pensiamo che sia un personaggio pacifico che ha portato l’amore e la concordia. In realtà lui dice di se stesso: ‘non son venuto a portare la pace ma la spada’. E passa il suo tempo a guarire degli ossessi dal demonio, e quindi a scacciare questi demoni, che è la forma assoluta e teologica della guerra.

I Romani consideravano che Cesare aveva risuscitato il morto, cioè Caio Mario, che era stato bandito e di cui aveva fatto riportare le insegne in città.
Poi di Cesare si dimentica l’essenziale e si pensa che ha fatto le guerre. Ma i Romani non facevano altro, a quel tempo tutti non facevano altro, i Galli contro i Germani, i Puni contro i Greci eccetera. Invece la particolarità di Cesare fu quella di perdonare ai suoi nemici. Ed infatti, Bruto per esempio, quello che poi lo assassinò, era stato da lui vinto e poi perdonato, e messo negli onori e nelle magistrature pubbliche. Qundi la clementia di Cesare era la cosa particolare di Cesare che lo distingueva da tanti altri, come per esempio da Silla, che era stato un dittatore prima di lui.

Questo è stato il processo di copiatura. Come sai nell’antichità scrivevano tutto su papiro, e tutto quello che non veniva ricopiato andava perso dopo pochi anni perché il papiro deperiva. Per di più in oriente, dove parlavano greco e non più latino, [i veterani colà insediati] avevano perso la memoria della Gallia mentre avevano la Galilea sotto gli occhi. E così la Gallia diventò Galilea, Corfinio Cafarnao, Giunio Bruto fecero Giuda, Giulia, la moglie di Mario, diventò Maria, Nicomede di Bitinia Nicodemo di Betania, … fino a che poi i Claudii, che erano i nemici di Cesare, essendo che claudicante vuol dire zoppo, diventarono gli zoppi, i Cecilii i ciechi, e le vittorie di Cesare diventarono le guarigioni di zoppi e di ciechi. E gli assediati diventarono i possessi dal demonio. Cosicchè alla fine le miracolose vittorie di Cesare diventarono i vittoriosi miracoli di Gesù.

All’inizio pensavano che fosse uno scherzo, una barzelletta, una satira, sai come i libri di Giobbe Covatta, la Bibbia, queste cose. Poi dopo, andando avanti con la ricerca, hanno cominciato a prenderla sempre più sul serio, finchè alla fine mi hanno incoraggiato, anzi insistito molto perché andasse pubblicata. Anche professori universitari: Lei avrà visto che la postfazione l’ha scritta una universitaria, un’archeologa di fama internazionale [Prof. Dr. Erika Simon].

Il libro l’ho scritto in tedesco perchè vivo in Germania. Poi in questo campo, cioè nella ‘Leben-Jesu-Forschung’, la ricerca sulla vita di Gesù, è il tedesco la lingua più importante nel mondo da sempre. Nel settore si dice fra l’altro che i tedeschi sgobbano, i francesi pubblicano e gli italiani traducono. Per cui se non l’avessi scritto in tedesco l’avrei piuttosto scritto in francese che è la lingua che conosco bene avendo fatto tutti i miei studi in Francia.

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Trasmessa in diretta il 12.01.2000 fra le 19:00 e le 19:30 da Radio colonia, WDR Radio 5 Funkhaus Europa UKW 103.3 Mhz (anche Hessischer Rundfunk MW 594 Mhz), ripresa da SFB 4 Radio MultiKulti Berlin 106.8 Mhz alle 20:30.



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