Corriere d’Italia – F. Masala


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Corriere d’Italia – Giornale Italiano in Germania dal 1950
marzo 2005 – p.10 – la piazza


Francesco Carotta,
ricercatore e scrittore,
a Offnadingen

[ Corriere d’Italia online ]

F. MASALA

L’influenza dell'imperialismo cesarico agli inizi del cristianesimo, un tema che ha attirato grandemente l'interesse dei molti intellettuali presenti alla conferenza di Offnadingen

[ vedi sunto della conferenza in PDF ].

L'autore ha riportato l’attenzione alle fonti biblico-documentarie ed alle discusse interpretazioni degli stessi testi da parte di studiosi e traduttori di allora, agli albori del cristianesimo. Inoltrandosi nella complessità delle fonti e degli autori che hanno elaborato interpretazioni diverse, si rimane molto perplessi. Così pure se si analizzano le influenze dell’impero romano sulla chiesa con le quali essa si è venuta costantemente a trovare fin dalle sue origini.

Se da una parte le parole di Gesù Cristo alla domanda se fosse lecito pagare il tributo a Cesare nei territori passati sotto il dominio dell'impero romano non lasciano dubbi: “Date a Cesare quel che è di Cesare”, dall’altra gli stessi cristiani si son dovuti confrontare con il potere politico, entrando all’inizio in conflitto, con la conseguenza di doversi mimetizzare, fino al pieno riconoscimento al tempo di Costantino.

Nel corso della storia il rapporto chiesa e potere politico ha subito fasi alterne, dalla piena collaborazione al dissidio più aperto. Il concetto cristiano della Onnipotenza divina, che porta in sé il senso del mistero che sovrasta e che rimane intoccabile e sempre tale, nonostante le variabili legate alla successione dei tempi e delle stesse genti, non sempre aiuta a trovare delle soluzioni concrete per relazionarsi nei confronti del potere umano.

Lo stesso discorso vale nell’analisi della scienza, essa pure confrontata con il potere degli stati nazionali e con le esigenze di una chiesa che si rifà alla onnipotenza divina. La gente del cosiddetto "popolo" non si sente legata, in alcun modo, ai criteri della "scienza", ma piuttosto alla emozionalità spontanea della tradizione etico-popolare, vissuta sia a livello sociale che religioso. Basti pensare alle tradizioni millenarie popolari sulla Passione e Settimana santa, arrivate fino ai nostri tempi, con tutte le loro particolarità nazionali, regionali e locali, di città e paesi vari. Fattori questi che si ritrovano anche nella storia dei molteplici evangelizzatori in giro per il mondo e presso le rispettive popolazioni evangelizzate.

Difficilmente il popolo arriva a comprendere il ruolo fondamentale della scienza che si prefigge di ricercare la verità partendo dall'analisi delle fonti. Il sapere attraverso lo studio serio e continuato ci riguarda tutti, senza eccezione.
L'aspetto più positivo dell'incontro è stato quello emerso sul gradimento del tema da parte degli intellettuali, convenuti numerosi. L'occasione di ritornare alle origini religiose cristiane della nostra tradizione europea è stata veramente opportuna perché essa continuerà a pesare sulle attuali e future generazioni.

E per concludere il grazie più sentito ai coniugi Bertelsmann di Offnadingen che hanno offerto l'ospitalità più sincera che ha giovato a tutti ed in modo particolare all'autore F. Carotta.

F. MASALA


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